IL BEALE DI BOREGAL - 03/09/2020 NE - GaMe MaStEr

NON GDR


Molto bene, molto bene. Ne convenite? Bohr si è lanciato in una prova di convincimento nei confronti del capo villaggio, abilità in cui il Tech non proprio eccelle. La prova subisce un +1 grado alla prova a causa della sua Inabilità. Vogliamo a vedere come se la caverà il nostro Tech preferito? Bene allora è quasi arrivato il momento di dare la parola ai dadi. Non prima però di aver deciso il Grado di Difficoltà di questo tentativo.

La prova è Difficile, che si può tradurre con un Grado di Difficoltà pari a 4 ed un Numero Bersaglio di 12. L'Inabilità di Bohr e la sua Aura Sgradevole, ahimè, aumentano di 1 Grado la prova e da Difficile la rendono Impegnativa, portando il Numero Bersaglio a 15. Se Bohr vuole superare la prova deve lanciare 1d20 e superare 15. Essendo che in questo pazzo modo di giocare sono sia il Game Master sia il giocatore dietro il personaggio di Bohr posso decidere se Bohr vuole impiegare della Tenacia per abbassare la Difficoltà della prova. Bohr non lo farà. Per cui lascerà il tutto al caso.

1d20 -> 15

Incredibile! Davvero! Questa è una delle cose per cui mi piace il gioco di ruolo. Confesso che ero convinto che Bohr non ce l'avrebbe fatta, ed invece, eccolo qui che supera la prova di Convincere Lowd, il nonno di Patel e Seria e sbottonarsi ed a parlare. Pazzesca questa cosa!

Ora non mi resta che trasporre il tutto in una modalità interpretativa, o come la chiamiamo qui, in una modalità GDR. Andiamo a costruire questa parte, anche per scoprire cosa dirà Lowd a Bohr.


GDR


Forse fu l'approccio diretto. Forse fu la frase lapidaria sputata fuori come un sasso lanciato contro una lastra di synth. Forse fu una serie di congiunzioni astrali. Forse fu la datasfera che in qualche modo influenzò quella strana interazione sociale. Forse... potrebbe essere stata una qualsiasi cosa, sta di fatto che, ed è l'unica cosa che conta a questo punto della nostra avventura; sta di fatto che Bohr riuscì a fare breccia oltre la corazza di risposte brevi e dure che Lowd si era costruito intorno.

Lo sguardo di Lowd era piantato sul viso di Bohr che a sua volta reggeva e ricambiava la cosa con la sua faccia da inconsapevole indisponente.

"Non proferire un'altra parola o quant'è vera questa foresta ti..." s'interruppe.
"Va bè, hai capito. Seguimi."

"VOI CONTINUATE A RIPARARE LA BARRICATA, NON BATTETE LA FIACCA, INTESI? Potrebbero tornare prima di quanto pensiamo...". Le ultima parole furono più per se stesso che per le persone che stavano lavorando a cui si era rivolto un attimo prima.

Raggiunto un punto sufficientemente distante dalle barricate e da orecchie indiscrete, Lowd si fermò e si voltò verso Bohr che fino a quel momento lo aveva seguito.

"Tu non mi piaci... e nemmeno i tuoi amici mi piacciono... però..." fece una pausa per riflettere sulle parole che aveva appena pronunciato.
"Però hai ragione... non vi ho detto tutto..." fece ancora una pausa. Era titubante, pensieroso, preoccupato, era evidente.

Poi d'improvviso uscì fuori tutto in un colpo solo.

"Qualcosa sta cercando di disturbare l'ordine naturale delle cose nella zona. Sento il suo richiamo provenire dalle dita, a ovest!"

"Ora..." stava per continuare a dire che ora che la nipote era al villaggio la probabilità di un attacco sarebbe salita in maniera preoccupante, ma riuscì solo a dire "Ora...".

Venne interrotto da un suono forte e lugubre allo stesso tempo. Era il suono di un corno, almeno così sembrò a Bohr il quale in concomitanza di quel suono sentì un dolore lancinante alla testa. Avvertì un dolore improvviso e fulmineo, quasi come se qualcuno gli stesse infilando un lungo spillo incandescente all'interno di un orecchio per poterlo far uscire dall'altro. Allo stesso tempo si sentì in lontananza un altro urlo, di una voce femminile, di una ragazza, il tutto però era coperto dal suono del corno che scatenò, oltre a quanto già descritto, anche un gran fermentò in tutto il villaggio ed in tutta la comunità.
La gente iniziò a correre: chi a nascondersi in uno degli edifici, chi alle barricate con un'arma in mano.

Lowd guardò stupito e con occhi sgranati il Tech per poi scusarsi per non potergli dare aiuto, ma la difesa del villaggio aveva la priorità in quel momento. Partì di corsa in direzione delle barricate urlando ed imprecando.

"CORAGGIO! TUTTI AL LORO POSTO! QUESTA VOLTA NON DEVONO PASSARE! LA BARRICATA DEVE REGGERE. CORAGGIO!".

Da dietro le barricate si palesarono sei figure...


...erano figure simili a  dischi traslucidi, grandi da mezzo metro fino anche al triplo, sottili come lame. Riflettevano la luce ed erano appena visibili, come meduse in acqua. Di tanto in tanto, quando una di loro si posizionava di lato, diventava praticamente invisibile. Sembravano avanzare in aria abbandonati alle correnti d'aria.

"EHI TIPO STRAMBO, SE VUOI RIMANERE LI, NON FARTI COLPIRE DA QUEGLI AFFARI O LI AVRAI TUTTI ADDOSSO A SUCCHIARE IL TUO SANGUE!

Lowd si era rivolto per un attimo vero Bohr per urlargli quelle parole. Terminato l'avvertimento tornò a voltarsi verso gli spalti per organizzare le difese.

Nel frattempo, all'interno dell'edificio dove erano rimasti solo più Kambrian ed il giovane custode le cose erano tranquille. Il ragazzo era seduto ed in silenzio e di tanto in tanto lanciava un'occhiata verso Kambrian, pensando tra sè e sè - Questo non devo farlo uscire, altrimenti il vecchio mi appende alle barricate, questa volta. -.

Prese il coraggio a due mani e si buttò. 

"Scusi signore... vero che lei non ha intenzione di andare via come hanno fatto i suoi due amici?".



Ed ora non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento, come di consueto, ...
...al prossimo incontro!


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