IL BEALE DI BOREGAL - 03/09/2020 NE - BoHr

GDR

Quando il giovane ebbe finito di parlare posò il bastone a terra. Congiunse i palmi della mani all'altezza del petto, con le dita rivolte verso l'alto. Chinò leggermente il capo glabro verso il basso in una specie d'inchino. Quando lo sollevò nuovamente riprese in mano il bastone.

"Per ora gli spiriti ti ringraziano, giovane guerriero, delle notizie che hai potuto condividere con un loro umile servitore che sarei io... che ti possano sempre essere propizi...".

Ora aveva alcune informazioni in più. Ora aveva del materiale su cui riflettere, e lo avrebbe fatto. Da quel momento, più che al panorama ed al cammino, la sua attenzione era rivolta alla giovane donna distesa sulla lettiga. Sentiva un legame con lei. Sentiva che, da quando le aveva toccato la spalla, quella mattina, era come se un filo invisibile fosse stato teso tra le loro menti. In realtà "filo" non era la parola giusta. Avesse dovuto spiegarlo, avrebbe usato la parola "tubo". Era più verosimile, perché rendeva maggiormente l'idea della possibilità di transito di un flusso di pensieri, sensazioni, emozioni tra le loro menti, come fosse acqua. Ad ogni passo che veniva fatto era evidente al Tech come quel flusso aumentasse la pressione nei suoi confronti. Era una sensazione davvero strana e curiosa, che al momento era però più che gestibile.



NON GDR

Nella pausa pranzo Bohr vorrebbe capire se: con le informazioni in suo possesso in questo momento, derivate dalla chiacchierata con Patel, e la sua conoscenza nel campo del controllo delle bestie, riesce a capire come Seria sia in grado di controllare gli Scutimorfi. Diciamo che cerca di capire se c'è di mezzo un Numenera o qualcosa di simile.

L'intenzione di Bohr è quella di usare una sua abilità, in cui è Specializzato (abbasserà di due livelli la difficoltà dell'azione richiesta): "Percepire Magia".

Percepire Magia
Il personaggio può capire se un numenera sia attivo o meno anche in circostanze non evidenti. Se studia da vicino un oggetto o un’area per almeno un minuto è in grado di dire con una certa approssimazione se il “tocco degli antichi” sia all’opera. 

Ora indosso le lunghe ed oscure vesti del Master e rispondo a me stesso, giocatore di Bohr: mio caro Bohr, per prima cosa fissiamo un livello di difficoltà pari a 6 (Impressionante). La Difficoltà, essendo Bohr specializzato, scende a 4. Bohr vuole applicare Tenacia a questo tiro?

Questo dialogo e questo sdoppiamento stanno iniziando a diventare troppo stranianti.

No, al momento non vuole applicare Tenacia.

Bene, allora il Numero Bersaglio da superare è pari a 12. Tocca ora lanciare 1D20. Pronti? Si lancia!

1D20 -> 1 -> Oh Oh... non solo la prova è fallita, ma c'è anche aria di Intromissione del GM in vista! E questa volta sarà un intromissione gratuita, senza concessione di Punti Esperienza per Bohr.

Intromissione
Non appena tenta di indirizzare la sua mente su Seria, per concentrarsi su di lei e capire se qualche numenera è all'opera, una scarica di potere psichico lo investe all'improvviso -> Bohr subisce un colpo all'intelletto che subisce 2 danni.



GDR

Gestibile un accidenti. Fu una botta improvvisa e dolorosa. Bohr si stava concentrando sulle parole di Patel, sulle sue conoscenze legate al mondo delle bestie, ma soprattutto si stava concentrando su Seria, sui suo comportamenti, sui suoi sguardi, sulle sue parole, sulle sue reazioni, su quanto era successo quella mattina, sul legame che si era venuto a creare tra di loro due. Fu in quel momento che gli arrivò come un pugno di Kambrian. Diretto. Veloce. Improvviso. Sbam! Un dolore lancinante, ma non duraturo. Come se gli avessero conficcato uno spillo dritto nel cervello per estrarlo l'istante successivo. 
Urlò per il dolore, portandosi le mani alla testa. Rimase ansimante alcuni istanti e poi la situazione si stabilizzò.

All'urlo del padrone, o forse anticipandolo leggermente, come se avesse percepito arrivare quel colpo, Schroedinger ringhiò. Poi si fece prossimo a Bohr ed accovacciandosi al suo fianco rimase lì, fermo, lasciandosi accarezzare.

Tranquillizzò i compagni. Mangiò il frugale pranzo con le poche cose che avevano a disposizione e poi si rimise in viaggio, cercando di tenere la sua mente lontana da Seria, anche se sentiva, passo dopo passo, un rumore di sottofondo che non riusciva a spiegare e che, vista l'esperienza del pranzo, non voleva approfondire al momento.


NON GDR

Mi vedo nuovamente costretto a vestire i panni del master: solo per segnalare che Bohr, nella pausa notturna, avrà un sonno particolarmente agitato. Lascio solo alcune immagini per ispirare la descrizione del sogno.
  • Gli insetti
  • Una voce urlante in lontananza
  • I picchi neri delle montagne
  • Un buco nero con pareti lisce e metalliche
  • Delle porte che si chiudono ed una stanza che diventa sempre più piccola
Buon riposo Bohr!


GDR

Il pomeriggio era passato tutto sommato senza intoppi. Nessun dolore. Il rumore di fondo sempre presente, leggermente in aumento, ma sotto soglia, diciamo così. Si coricò preparando il suo solito giaciglio e si addormentò quasi subito, in quella sua strana posizione, con le mani posate sul petto, supino, fermo ed immobile come un morto su un altare pronto per il suo ultimo viaggio. Sognò, sognò molto quella notte e sognò ancora. 



Dapprima un mare di grandi insetti tutto corazza ed occhi rossi avanzava in una vasta pianura generando un incredibile frastuono con quel mare di zampe. In lontananza, sopra il frastuono degli insetti, un voce urlante stava cercando di dirgli qualcosa, ma lui non riusciva a sentirla, non riusciva a capire. Dalla collina su cui si trovava, oltre al mare di insetti, sullo sfondo poteva vedere i picchi più alti e tetri delle montagne. Poi da sotto i suoi piedi si aprì una voragine e lui cadde. Cadde per un tempo che gli parve senza fine. Finalmente raggiunse il fondo con un forte tonfo. Si trovava in una stanza metallica, dalle pareti lisce con delle venature leggermente illuminate, come se fossero dei circuiti elettrici che le percorrevano dall'alto verso il basso. Le pareti in alto, che lasciavano ancora intravedere la luce delle stelle, si chiusero improvvisamente con un grande tonfo e subito dopo la stanza iniziò a rimpicciolirsi. Quando le pareti erano talmente vicine tra loro, tanto che aveva le ginocchia che gli toccavano il mento, Bohr iniziò ad urlare... e si svegliò. Sudato. Ansimante.

Ancora una volta Schroedinger era al suo fianco. Sveglio. Chissà da quando.

Era ormai l'alba e Bohr non volle più addormentarsi. Passo il tempo a guardare la sua candela che non si spegneva mai, che come tutte le notti, lui posizionava accanto a sè.

"Cosa mi sta succedendo?" pensò.

Scacciò subito quel pensiero che se ne sarebbe portati dietro altri che avrebbero portato a Seria etc.

Quando arrivarono a Bosco Fasullo Bohr era preoccupato. Preoccupato che i suoi pensieri lo tradissero. Preoccupato che nuovamente ed improvvisamente potesse trovarsi in difficoltà, non più abile ad agire, mettendo in difficoltà i compagni. Stava facendo tutti questi pensieri quando accadde tutto quel trambusto intorno a loro. Subito non si accorse di nulla, era troppo preso dai suoi pensieri. Poi quando si rese conto che quell'insetto puntava su di loro alzò la mano destra e concentrando una sorta di energia nel palmo della mano, la rilasciò in direzione dello scutimorfo che li stava caricando.


NON GDR

Bohr usa Assalto spendendo 1 punto di Intelletto, lo usa nella sua forma mentale per arrecare 2 danni allo scutimorfo, i danni ignorano l'armatura.


Ed ora non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento...
...al prossimo incontro!
LoShAmAnO


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