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Tra tutte le persone sedute intorno al fuoco, all'interno di quel cerchio protettivo, un Tumulo Bocca, senza ombra di dubbio Bohr era il più strano e particolare, nell'aspetto, nell'atteggiamento e nella postura. Quando all'incirca un paio di ore prima il gruppo di Pellegrini era entrato in quell'area così particolare lui si era fermato ai margini, aveva posato il bastone a terra e si era inginocchiato con la braccia tese ed i palmi delle mani bene aperti. Era rimasto in quella posizione per circa un minuto e poi era entrato ed aveva raggiunto tutti gli altri. Sorrise in risposta a chi gli chiese cosa avesse fatto. "Ho chiesto ai morti di poter entrare. Ho ascoltato la voce dei loro spiriti." Sedutosi leggermente in disparte, in compagnia del suo Seskii, sempre steso accanto a lui, aveva estratto dallo zaino una sorta di contenitore metallico a forma cilindrica da cui svitò il tappo, ne trasse fuori una candela già accesa e se la mise davanti alle gambe in...

Non gli importava molto di quello che stava succedendo intorno a lui. Parole. Solo stupide e vuote parole che si traducevano in una perdita di tempo. Tempo che quella gente avrebbe fatto bene ad usare per tenere in ordine le armi, prepararle per il prossimo scontro; perchè certamente ce ne sarebbe stato uno, o più in generale, per allenarsi. Alla luce del fuoco accesso, nonostante il colore della pelle e dei capelli, Kambrian era quello che si faceva notare maggiormente, vuoi per i riflessi del focolare sui suoi orecchini, vuoi per i riflessi del fuoco sulle collane che portava appese al collo, vuoi per la luce riflessa sulle lame del suo stocco e del suo coltello, che fuori dal fodero, stava accuratamente affilando usando un oggetto allungato, simile ad un coltello, ma con la parte della lama sostituita da una pietra allungata e ruvida; un attrezzo comprato in un mercatino molto tempo prima. Si fermò un istante perchè l'aria iniziava ad essere particolarmente fresca, nonostante il...